Le Missioni al Popolo
Le Missioni al Popolo hanno sempre costituito un momento come un momento di particolare grazia del Signore per un risveglio spirituale della comunità della Parrocchia di Santa Maria del Divino Soccorso e per un annuncio che vuole raggiungere tutto il popolo.
Si ricordano cinque Missioni al Popolo vissute in parrocchia dal 1944 al 2003.
Dal 1944 al 1964 si tennero due Missioni con grande frutto spirituale.
A queste si aggiunge quella del 1986, ricordata dalla statua di Cristo, cuore del Mondo, dono del Parroco don Bruno Pontari e posta all'ingresso esterno della chiesa.
Le due più recenti missioni sono invece avvenute nel 2001 e 2003.
La missione del 1986
La missione del 1986 fu organizzata dal Parroco Don Salvatore Nunnari e si svolse tra il 13 e il 23 Novembre 1986.
Di seguito un servizio dei missionari pubblicato sulla Rivista "Porziuncola", periodico mensile mariano francescano del gennaio 1987:
"Si parte per una missione un po' come per un'avventura. Non credo che fosse molto diverso lo stato d'animo dei discepoli di Gesù, quando Egli "li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo, dove stava per recarsi" ( Lc 10,1), ad annunciare l'imminente arrivo del Regno di Dio.Sappiamo almeno l'entusiasmo del loro ritorno, quando potevano riferire: "Signore, anche i demoni si sottomettevano a noi nel tuo nome" (Lc 10,17).
Così siamo partiti anche noi, per Reggio Calabria, il 12 novembre 1986: tutti i novizi francescani del convento di San Damiano di Assisi con il loro Padre Maestro e una decina di altri frati sacerdoti della Provincia Serafica Umbra. Destinazione la parrocchia reggino di Santa Maria del Divino Soccorso. Una parrocchia di creazione relativamente recente ai margine della grande città in espansione con circa tredicimila anime, guidata da don Salvatore Nunnari, un sacerdote pieno di zelo e vitalità, in perfetta sintonia e rispetto con il suo predecessore don Bruno Pontari, tuttora presente e attivo, che, in occasione della missione ha offerto una grande e bella bronzea del Maestro divino sovrastante un globo con la scritta "Fare di Cristo il cuore del mondo".
A Reggio ci avevano preceduto il p. Stefano, direttore della Missione e p. Rino, più un gruppo di Suore francescane missionarie di Maria e di Gesù Bambino; cinquantaquattro in tutto. Ci accingemmo subito, secondo uno schema ormai collaudato, al lavoro che ci attendeva: visita a due a due nella singole famiglie per portare in nome di S. Francesco l'annuncio evangelico e offrire l'opportunità di aprire un dialogo che doveva poi avere il suo seguito nei momenti più significativi della missione: i "centri di ascolto" sui temi di Gesù Salvatore e della Chiesa, animati dai vivaci interventi dei partecipanti; le assemblee eucaristiche del pomeriggio, nella quali la Parola di Dio veniva annunciata in forma più solenne e impegnativa dai vari sacerdoti; i momenti di preghiera comunitaria, nei quali la Chiesa si affollava spontaneamente per la partecipazione di fedeli soprattutto giovani.
Su questo che costituiva come lo schema di sostegno della missione, si è animato l'incontro personale divenuto di giorno in giorno più intenso ed incisivo, più amichevole e familiare; e gli incontri di gruppo per categorie: insegnanti, operai, studenti, animatori parrocchiali, coniugi, ecc. Innumerevoli e in perfetto contatto con i missionari la presenza dei giovani.
Momenti particolarmente significativi sono stati l'assidua frequenza dei fedeli alle tante ore quotidiane di adorazione, durante le quali era offerta a tutti l'occasione di un incontro con sacerdoti per colloqui o confessioni; la Via Crucis per le vie della parrocchia; l'azione letificante dei giullari e gli affollati incontri sotto la tenda mobile per coinvolgere nell'atmosfera della missione i più lontani e meno interessati; la celebrazione eucaristica e l'Unzione degli infermi per anziani e malati svoltasi in clima di vivissima commozione; soprattutto la solenne concelebrazione conclusiva della missione nella vasta Piazza antistante la e chiesa parrocchiale, affollata in quella mattina di eccezionale tepore e luminosità da gente di ogni età, soprattutto da coniugi che in presenza dei loro figli rinnovarono le promesse fatte nella celebrazione del rito matrimoniale, rinnovando gli impegni di amore tra loro e verso la famiglia.
Applauditissimo era stato la sera precedente il recital organizzato da frate Massimo per rievocare l'avventura spirituale di S. Francesco e S. Chiara.
L' addio dei missionari ebbe luogo nella cattedrale di Reggio in presenza della Madonna della Consolazione, benedicendo la città calabra con le stesse parole che S. Francesco morente rivolse ad Assisi. Questo il rapidissimo profilo esteriore di dieci giorni di missione.
Ma la missione è ben altro: sono giorni di grazia in cui l'azione di Dio si fa manifesta e l'opera dei missionari è soltanto occasione a questo irrompere della Grazia in mezzo al popolo di Dio; è un intessersi di incontri e di legami profondi, che offrono a tante anime l'opportunità di aprirsi e por fine a una lunga inquietudine interiore.
Dalla missione tutti si esce arricchiti. E si riporta con sé non soltanto il ricordo di volti e di persone conosciute e divenute amiche, ma la memoria di contatti spirituali, di sorrisi riaperti alla gioia del perdono divino, che impegnano a pregare perché l'effetto missione divenga durevole e si consolidi per un perenne afflusso di Grazia.
La missione del 2001
La missione del 2001 fu organizzata dal Parroco Don Ercole Lacava e si svolse tra il 16 e il 23 Settembre 2001.
Domenica 16 settembre alle ore 18,30 presso la Sacra edicola dell'Ecce Homo in via Sbarre Inferiori, il Parroco don Ercole Lacava ha accolto i Missionari che hanno animato nella parrocchia la missione popolare e con un nutrito numero di fedeli ha guidato la processione fino alla Chiesa parrocchiale.
Qui è stata celebrata la S. Messa presieduta dall'Arcivescovo Vittorio Mondello. Nella sua omelia l'Arcivescovo ha ribadito fortemente l'importanza di una testimonianza quotidiana che attinga forza ed entusiasmo dalla Parola di Dio e dalla partecipazione ai sacramenti.
Tra le altre cose il Presule ha detto che "lo scopo della Missione non può limitarsi ad invitare i singoli fedeli alla conversione e al rinnovamento della loro vita, ma deve tendere a far scoprire a tutti l'appartenenza alla Chiesa, al Popolo di Dio, insieme al quale si è salvati e col quale si può annunciare e testimoniare Cristo. Sarei ben felice di poter constatare che dopo la Missione la Comunità parrocchiale del Soccorso si presenta sempre più come una Comunità i cui membri sono un cuor solo ed un'anima sola. Sarebbe una grande ricchezza per la nostra Chiesa Diocesana e ci permetterebbe di guardare al futuro dell'evangelizzazione con rinnovata speranza".
Dopo l'omelia il padre Antonio Martella, ministro provinciale dei Frati Minori di Calabria e coordinatore della Missione al popolo ha fatto l'appello dei missionari. I chiamati a portare l'annuncio evangelico alla nostra comunità sono stati 47 (5 sacerdoti, 7 frati, 27 seminaristi, 6 suore, 2 novizie). Dopo l'appello l'Arcivescovo ha invocato sui missionari la benedizione del Signore e poi ha consegnato a ciascuno il TAU augurando un servizio ricco di frutti copiosi. Durante la settimana i missionari sono stati impegnati con le visite alle famiglie, l'animazione dei centri di ascolto, gli incontri con i vari gruppi presenti in parrocchia. La gente si è dimostrata accogliente, aperta ed ha chiesto spesso la benedizione della propria abitazione. Alcuni hanno messo a disposizione la propria casa per ospitare i Centri di ascolto, ben 47 effettuati che hanno visto la partecipazione di circa 700 persone durante le quattro serate. La partecipazione è stata più numerosa li dove si è potuta curare meglio la sensibilizzazione e dove tra le famiglie c'era una conoscenza o amicizia. È stata spesso evidenziata dagli stessi partecipanti l'importanza dell'esperienza anche come occasione per socializzare e conoscersi meglio.
Nei locali della parrocchia si sono svolti i centri di ascolto per i giovani e gli incontri con i genitori dei bambini del catechismo e dell'ACR, molto partecipati. Frequentati anche gli incontri con gli operatori pastorali, i volontari, il gruppo del Rinnovamento nello Spirito e dell'Azione Cattolica. Le Scuole materne ed elementari e le scuole medie inferiori e superiori sono state visitate dai missionari.
Commovente la visita a tutti gli ammalati della Parrocchia ai quali i missionari hanno portato una parola di conforto.
Il segnale che ci ha lasciato la missione parrocchiale, evidenziata nei vari incontri, sia personali che con gente del Soccorso, è che la gente ha bisogno di conoscere di più la Parola ed avvicinarsi ad essa "per vivere in pienezza il messaggio cristiano e rendere ragione della speranza di far fronte ad un mondo bisognoso di verità e di salvezza."
Domenica 23 settembre, durante la celebrazione Eucaristica, il Parroco ha salutato i missionari e li ha ringraziati per il lavoro apostolico svolto in parrocchia. Con l'augurio che "Se uno è in Cristo, è una creatura nuova" i missionari si sono congedati dalla comunità dopo un momento di festa.
La missione del 2012
La Missione del 2012, organizzata dal Parroco Mons. Giorgio Costantino, si è svolta dal 19 al 25 Marzo 2012, nel periodo di Quaresima.
La Missione Popolare del 2012 "Sulle orme di Cristo" è stata animata dal Movimento Ecclesiale "Apostoli della Parola" con molti missionari che per tutta la settimana hanno fatto visita alle famiglie della comunità e animato i Centri di Ascolto.
Dopo la Via Crucis del venerdì, la Missione si è conclusa con una Solenne Celebrazione il 25 Marzo 2012, nell'ultima Domenica di Quaresima.