La Settimana Mariana
La festa in onore di Santa Maria del Divino Soccorso
La festa in onore della Madonna del Divino Soccorso si svolge ogni anno tra la fine del mese di agosto ed i primi giorni del mese di settembre. La prima che si registra si svolse il 7 settembre 1947.
Come scrive Costantino Tripodi "tutti sono coinvolti nel momento di festa di Settembre, poiché la storia di questa parrocchia trova nella propria Madonna, Madre di Gesù e Madre nostra, la sintesi della propria appartenenza, relativa alla vita della comunità che fin da tempi ormai lontani, prima ancora che lo sviluppo edilizio cambiasse la fisionomia del quartiere, ha sempre trovato in Lei la guida e il sostegno.
E’ una storia bella che riguarda tutti gli abitanti della zona che vivono con gioia i giorni della festa, ed è proprio attraverso questa missione che tanta gente ha riscoperto la gioia di sentirsi parte di una comunità, provando il gusto di partecipare alla vita parrocchiale e rinnovando la propria fede."
La settimana prevede un percorso itinerante lungo le vie del quartiere. Dal lunedì al venerdì dopo una breve processione, viene celebrata la Santa Messa in vari punti del quartiere, tra i quali la zona dei ferrovieri, la zona dei pescatori, Piazza della Pace, via Cassino, via Sila, via Micene, il cortile dove si trova l'associazione culturale "Le Muse".
Le riflessioni e la predicazione hanno visto figure importanti che hanno impreziosito ancora di più spiritualmente questo momento di meditazione sulla Madre di Dio, come ad esempio ricordiamo P. Arnaldo de Vidi nel 1975, P. Ugo Paccagnella nel 1976, don Ercole Lacava nel 1979 (ancora prima di diventare Parroco della comunità), P. Giovanni d'Ercole nel 1980, P. Angelo Epis nel 1981, Padre Barbera nel 1982.
Dal 2008 al 2019 le riflessioni e l’animazione sono stati affidate da Mons. Giorgio Costantino ai Padri Marianisti, in particolare a P. Antonio Collicelli e P. Gianpaolo Boffelli, ispirandosi a Maria, prima educatrice, hanno ogni anno arricchito spiritualmente la comunità, visitando anche gli ammalati e gli anziani, confessando e sostenendo quanti vogliono confrontarsi e crescere nella fede.
Sulle note di “O Maria, quanto sei bella...” e tra lo scrosciare di battiti di mani, Maria cammina con noi sulle strade del quartiere, tra le nostre case per portare a tutti il suo sorriso di Madre, la sua tenerezza di Soccorritrice, la sua benedizione di Regina potente. Su di Lei, che conosce e custodisce le nostre storie impastate di lacrime e di gioie la comunità parrocchiale fissa gli occhi, accanto a Lei scalda il cuore sicuri che Lei non può deluderci, che le sue mani aperte sono sempre pronte a portarci l’abbraccio di Dio, specie quando ne abbiamo più bisogno, ad offrirci il tuo piccolo Gesù che dall’alto sostieni con orgoglio.
Una settimana di festa, dunque, di gioia, di corale devozione e lode ininterrotta. Ai portatori, concordi nello sforzo di sollevare e portare la statua di Maria va la riconoscenza per aver contribuito, primi fra tutti, a farci sentire una Comunità unita nella carità e nella gioia dello stare insieme. Il grido di “Viva Maria..” ci fa intenerire il cuore e ci unisce ancor più tra di noi e con la potente Madre del Divino Soccorso.
Significativa la presenza dei bambini della prima Comunione che fanno da corona a Maria, il passaggio dal rione dei Pescatori, dove si fa festa anche in riva al mare, l’Unzione degli Infermi agli ammalati presenti per essere sostenuti nel portare la propria croce, la benedizione alle numerose coppie di sposi e di fidanzati che ai piedi di Maria implorano forza e aiuto per conservare la bellezza di un amore reciproco, non scalfito dalle difficoltà che la vita propone.
Da ricordare anche l’impegno dell’associazione dei portatori della vara, formata da tanti giovani e tanti adulti che tutte le sere portano a spalla la statua della Vergine nei diversi luoghi del quartiere.
La peregrinatio termina il sabato con la processione e la fiaccolata notturna per le vie del quartiere seguita dalla Santa Messa celebrata alla Stele Mariana, di fronte a Casa Accoglienza, "polmone" della comunità parrocchiale. È il momento più intenso per l’emozione che suscita in tutti, che vede anche la presenza di tanti sacerdoti particolarmente legati alla parrocchia e al quartiere. Nel 1993 la Santa Messa è stata presieduta del già Arcivescovo della diocesi Reggio Cal-Bova S. E. Mons. Vittorio Mondello.
La festa si conclude la prima domenica di Settembre con una Celebrazione Solenne in chiesa, dove vengono in particolare ricordati e benedetti gli sposi e alle famiglie.
Le serate di festa, i ricordi e i premi
La festa mariana è stata anche teatro di eventi importanti come quello avvenuto nel 2009, un incontro ricco di umanità e di speranza con il Cardinale Bernard Agré, già presidente della Conferenza Episcopale Panafricana, che ha presieduto una Tavola rotonda sul tema L’Africa: un grande continente a noi vicino. Il nostro impegno per il suo sviluppo culturale e sociale, a cui hanno partecipato anche S. E. Antonio Morabito, Ministro plenipotenziario - Ministero degli Esteri, e la dr.ssa Giuseppina Tripodi, Segretaria della Fondazione Rita Levi Montalcini ed il Maestro Barillà, vicedirettore del Conservatorio F. Cilea.
Inoltre, la settimana mariana è sempre occasione di grandi momenti di festa, pomeriggi e serate di gioia da condividere e vivere fraternamente. Negli anni si ricordano la Festa Canora, spettacolo di canzoni riservato ai bambini della parrocchia, che ha coinvolto generazioni di bambini e ha visto più di 20 edizioni, spettacoli folkloristici e canori, come ad esempio gli splendidi concerti di Roberto Bignoli e di don Giosy Cento, dei Gen Stella, di don Mariolino e don Mimmo Iervolino, gli spettacoli teatrali, come ad esempio il musical "Una notte da Re", gli spettacoli di Teatro Popolare ad opera del Gruppo Teatrale Universitario Reggino e quelli organizzati dalla Compagnia d'Arte drammatica "Gabriella Martino" o i grandi musical che hanno visto impegnati negli anni tanti bambini, giovani e adulti della parrocchia, ad esempio quelli ispirati alla vita di S. Francesco d'Assisi, la proiezione di film e le serata a cura dei giovani della Parrocchia con canti e giochi in piazza.
Altrettanto partecipate sono le sagre che ogni sera si differenziano (dal gelato al pane con pomodori, dalle melanzane ai maccheroni con la capra, dalle patate alla salsiccia con peperoni), organizzate e gestite dalle signore volontarie che con generosità donano il proprio tempo nel servizio alla parrocchia.
Lo sport è stato sempre particolare protagonista delle serate di festa, come prezioso strumento di valorizzazione sociale e coinvolgimento dei bambini e giovani del quartiere e della città. Storicamente si ricordano le varie edizioni del torneo di pallavolo "S. Maria del Divin Soccorso" organizzato dall'Olimpia Soccorso. Negli ultimi anni vengono proposti tornei e giochi per bambini e il Trofeo Marisa Nasso e il Memorial Nino Delfino organizzate dal Nuovo Basket Soccorso, che sono non solo momenti di sport ma anche un'occasione per ricordare testimoni importanti per la nostra parrocchia.
Il Trofeo Marisa Nasso vuole ricordare una grande amica che ha servito con le sue qualità umane, professionali e di fede, la nostra comunità parrocchiale e non solo, lasciando in tutti coloro che l’hanno conosciuta una traccia indelebile. Il Trofeo ha visto ben otto edizioni e un susseguirsi di manifestazioni di pallavolo e pallacanestro.
Nel ricordo di Marisa, durante il trofeo vengono anche consegnati i premi “Sport è...Vita” e “Sport è...Servizio” (qui l'albo delle assegnazioni), che vengono conferiti a persone o associazioni che si distinguono per il loro impegno e per l’utilizzo positivo dello sport come strumento educativo o di valorizzazione sociale.
Il Memorial Nino Delfino, oltre a essere una festa dello sport e della pallacanestro, sport a cui Nino era particolarmente legato nel suo ruolo di dirigente. è sempre un momento per ricordare la figura di Nino e per incontrare le persone che lo hanno conosciuto e lo ricordano con tanto affetto, ispirati dalla sua preziosa testimonianza.
Un altro bel momento di ricordo e un segno importante è l'assegnazione della Borsa di Studio "Sasà Versace", un grande amico prematuramente scomparso per un tragico incidente nel 1986, punto di riferimento, soprattutto per tanti ragazzi, in particolare nei gruppi di Azione Cattolica.
Sasà è stato sempre grato al Signore per il dono della fede e per il dono di una comunità, quella del Soccorso, che «rappresenta per me una grande famiglia aperta a tutti. Questa comunità mi ha ridato la mia dignità di uomo e di cristiano». Una vita che si è fatta dono oltre la morte, ma che era attenzione, impegno, servizio anche prima.
Sasà è stato davvero un testimone luminoso che ha incontrato Cristo e ha portato questa gioia dell'incontro nel mondo. Come racconta lui stesso: «Io, quella sera, ho capito che si rinasce anche a ventidue anni se si incontra Cristo... Vivere non è lasciarsi vivere, ma vivere la vita significa fare delle scelte ed io ho scelto Cristo».
E’ anche tradizione, a conclusione della settimana mariana, assegnare il Premio “Testimonianza e servizio” a personaggi che hanno lasciato un solco con la propria vita nel servizio alla chiesa, alla famiglia, nell’ambito della cultura e delle professioni. La prima edizione è stata nel 1995.
Si ricorda particolarmente il premio assegnato ad uno scienziato reggino, il prof. Tito Arecchi, uomo di profonda fede e di grande cultura, fisico di fama internazionale, che ha scritto pagine di ricerca e di studio mai alternative alla fede.